PaeSaggi: raccontiamo la storia e la saggezza dei nostri territori

31 marzo 2021


Madonna del Dosso
L’Oratorio della Madonna del Dosso sorge su un leggerissimo rilievo del terreno posto tra le cascine Cantalupo e Baitana, lungo il percorso ciclo pedonale conosciuto come “Camminando sull’acqua”.
Dedicata in origine alla “Madonna dei Borini” e Borini è una contrazione di Iborino, il nome dato fin dal Duecento all’area oggi conosciuta come Bonirola.
All’interno è scomparso da tempo l’affresco originale, descritto come del Seicento da un visitatore, nel 1934: è andato perso con la parete di fondo su cui era dipinto e che è stata abbattuta e rifatta dopo la guerra. Lo ha sostituito nel 1945 una tela del pittore Albertella.
Curiosità:
-Secondo una credenza popolare, l’Oratorio era dedicato in realtà alla Madonna che allatta il bambino in quanto l’affresco originario riproduceva le due figure e non l’Annunciazione che vediamo ora (il termine dialettale “borin” indica infatti il capezzolo).
-Una leggenda accompagna il mistero sulle origini del Dosso. Si racconta di un bue che, nel corso dell’aratura, si ferma cocciutamente, resistendo alle sollecitazioni dell’aratore, il quale scopre così che davanti al vomere sta emergendo un dipinto con l’immagine della Madonna. Lo dissotterra e lo porta in chiesa a Gaggiano ma, l’indomani, il bue ripete la scena: l’immagine è tornata lì dov’era. Così costruiscono l’Oratorio sul posto.

Un luogo di pace e silenzio, dove fermarsi in contemplazione.

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