Cascina Acqualunga

Cascina Acqualunga
Il nome rivela la vicinanza di un corso d'acqua a cui i costruttori della cascina attribuirono evidentemente molta importanza, dal momento che scelsero per questo insediamento la riva di una roggia (acqua) che andava lontano (lunga), cioè la Gamberina. È probabile che, anzi, in origine i nomi coincidessero e si confondessero l'uno con l'altro, quello della cascina con quello della roggia e viceversa, tanto è vero che una località chiamata Gambarino veniva citata in un documento del 1262 fra le comunità tenute a versare una parte dei loro raccolti (la decima) alla Chiesa di Rosate, posta a capo di quella Pieve e che in un atto del 1616 il corso d'acqua che conosciamo come Gamberina viene definito "la roggia grande detta Acqualonga”. In origine, quando Gaggiano era disposto sulla riva sinistra del Naviglio, l'Acqualunga rappresentava una comunità a sé stante. Nel 1936 l'Acqualunga viene arricchita con la costruzione di una nuova casa padronale che da quel momento ospita i fittabili. L’area agricola viene intaccata, e pesantemente, all’inizio degli anni Settanta, da un insediamento industriale, una industria chimica di grandi dimensioni, cui segue trent’anni dopo la creazione di un vasto quartiere residenziale.

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